martedì 19 gennaio 2021

StraMagenta il 7 febbraio si corre: tra assurdità e voglia di ripartire ci rimetterà l'intero movimento


Amici runner, quando ho letto la notizia della Stra Magenta confermata il prossimo 7 febbraio non volevo crederci. Impossibile che si arrivi a tanto in un momento delicato come questo, mi sono detto. Eppure era proprio così. L’ho letta su podisti.net, sito specializzato con il quale saltuariamente collaboro (collaboravo..sic) anch’io. La davano in toni positivi, all’insegna della volontà di ripartire. Senza pensare alle conseguenze negative che si possono nascondere dietro una notizia come questa e a come viene data. Ho già manifestato la mia intenzione di non parteciparvi e non perché temo conseguenze per la sicurezza. Gli organizzatori sono persone serie e responsabili e faranno il massimo. Non vi parteciperò perché ho deciso di tornare alle gare solo quando ci saranno le condizioni per farlo. Ho chiesto all’assessore Luca Aloi che su whatsapp mi ha risposto affermando che “anche il mondo dello sport ha diritto di farsi sentire. Se avessimo anche più associazioni di interesse nazionale le farei giocare e gli darei qualsiasi spazio pur di fargli fare attività”. 

Da appassionato come posso non essere d’accordo con Luca. Nella mia memoria però ricorrono ancora quei commenti idioti di una buona parte della popolazione che ad inizio pandemia, nel mese di marzo dello scorso anno, accusava noi runner di essere degli untori e di fregarcene bellamente delle disgrazie della gente. Oggi come sta reagendo la gente di fronte alla notizia che il prossimo 7 febbraio a Magenta potrebbero arrivare 900 persone a correre? Allo stesso modo. Noi runner siamo gli insensibili, quelli capaci di pensare solo alle loro corse del cavolo. E comincio a sospettare che con qualcuno hanno pure ragione questi sciagurati. Corro da quando ero un ragazzino, cominciando negli anni in cui il movimento non aveva certo la partecipazione che ha oggi. Mi spiace sentire queste frasi. 

Giustamente la gente farà il paragone con quanto gli sta succedendo. Molti penseranno alla loro vita cambiata in peggio in quest’ultimo anno. E diranno: io costretto a chiudere e loro qui davanti a me a correre e a sputazzare a destra e a sinistra? Questo diranno. Comunicare in toni così allegri questa manifestazione è stato un errore. Non mi esprimo su altre questioni perché non sono il mio campo, ma sulla comunicazione posso farlo. E’ stata comunicata in modo sbagliato. A mio avviso non sarebbe cambiato nulla se la si rimandava alla prossima estate, magari in orario serale in via eccezionale. Sarebbe stato anche un segno di rispetto verso coloro che stanno facendo sacrifici.

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