domenica 3 marzo 2019

Correre soli in mezzo alla natura? A volte meglio delle gare e dello sbuffare disumano di certi runner

Anche se un po’ a malincuore ho deciso di prendermi qualche settimana lontano dalle gare. Dico la verità nel mio blog sul running, passione che coltivo dal lontano 1986 senza mai una vittoria, ma solo perché mi piace. Me la voglio prendere comoda per qualche giorno, senza allenamenti intensi. Perché è così, inutile nascondersi. Se mi iscrivo ad una gara in quella corsa devo dare il massimo.

E per dare il massimo mi devo allenare bene. Mancando la voglia farò qualche corsa senza cronometro per mantenere la forma. Ed è bello andare a correre senza lo stress del cronometro. Guardarsi attorno e scoprire cose nuove. È grazie a questo spirito che mi torna la voglia di migliorare. Questa mattina, mentre i mie colleghi runner erano impegnati a Trecate, Abbiategrasso e in altre parti, io ho fatto il mio giro di circa 12 km da Magenta a Castellazzo de’ Barzi, Robecco, Cassinetta, Preloreto di Corbetta e Magenta. Ho guardato l’orologio del campanile quando sono uscito di casa ed erano le 8, sono tornato che erano le 9.

Praticamente il ritmo era lo stesso di quando punto a tenere una certa andatura controllando il mio Garmin chilometro dopo chilometro. Dico un’altra verità che a molti Non piacerà. A volte le gare mi danno ai nervi. Insomma, non tiratemi dietro ogni peggior parola, ma tra una corsa in solitaria ascoltando solo il mio corpo e i rumori della natura attorno e lo sbuffare al limite del disumano di certi runner preferisco la prima. Passo e chiudo.