E’ dal mese di luglio che non scrivo nulla su
navigliorunning. Qualche volta posto i miei allenamenti su facebook giusto
per abitudine, ma nessun articolo sullo sport che pratico da un trentennio. E
allora ripariamo cominciando il nuovo anno con un articolo sul mio blog dedicato alla
corsa. Anno nuovo e vita nuova dice il detto e mi sono sempre chiesto chi lo ha
coniato perché non è mica sempre vero. Ricordo che qualche anno fa ero in fase
di meticolosa preparazione di una mezza. Nonostante riuscii a seguire
scrupolosamente la tabella di marcia il risultato finale fu deludente. Faticai
a portare a termine gli ultimi chilometri e rimasi davvero demoralizzato perché
mi ero impegnato a fondo, ma evidentemente qualcosa andò storto. Qualche mese
dopo, senza nessuna preparazione, mi presentai al via di un’altra mezza che
conclusi sotto l’ora e 40. Senza particolare fatica. Due gare, due diversi modi
di preparazione e risultati completamente diversi.
Perché comincio l’articolo con
il ricordo di due gare così diverse in tutto e per tutto? Ascoltando i runner,
leggendo i loro commenti su facebook, analizzando quello che è stato il 2020 il
pensiero è unanime. Nessuno salva qualcosa dell’anno appena trascorso. Tutti
puntiamo alla rivincita, a ripartire con le gare e a tornare come tutto era una
volta. Penso che l’approccio mentale, qualsiasi attività noi svolgiamo che
possa essere lo sport, il lavoro o lo studio, sia tutto. Mettiamoci in testa
che non torneremo a gareggiare domani e nemmeno dopodomani. Non siamo pronti a
livello mondiale. Lo faremo, magari quest’anno. Ma intanto alleniamoci senza
pensare a nulla, senza il patema d’animo di dover battere chissà qualche
record.
Voglio fare come feci per quella seconda mezza. Quella che non
preparai. Quella volta che arrivai alla linea di partenza senza tensioni perché
non avevo nulla da perdere. Quella volta che la conclusi molto bene a
differenza dell’altra. E’ questo l’approccio che dovremo tenere per questo
2021. Quando si ricomincerà saremo pronti…