martedì 27 febbraio 2018

Il ritorno traumatico alle corse con la Trecate 10km e l'avvio di una nuova collaborazione con Podisti.net


Io e la vincitrice Sara Dossena, vestirà la maglia della nazionale ai prossimi europei di Berlino
Poco meno di 10 chilometri di fatica micidiale. Il ritorno alle corse è stato bello e traumatico allo stesso tempo. Dopo la Stramagenta eccomi al via della Trecate 10km domenica scorsa, corsa veloce, tuta piatta dove lo scorso anno ho fatto il mio PB sui 10km di 42minuti. Quest’anno non dovevo certo guardare il cronometro, ma una sbirciata l’ho data. 

Ancora da non competitivo ho corso poco meno di 10km a 4’44” di media come testimonia il mio fedele Garmin. Ricominciare è bello e anche traumatico dicevo. Freddo, vento, nevischio a tratti. Sono arrivato con tre unghie dei piedi rotte e decisamente affaticato. Ora l’obiettivo è riacquistare una certa regolarità negli allenamenti e tentare di migliorare per le prossime avventure. Da runner questo è quanto.

Da cronista ho cominciato una nuova avventura con Podisti.net. Visto che alle gare già ci vado perché non documentarle? Non ho mai scritto di sport e per me è un’esperienza tutta nuova in quel bellissimo mondo che è il giornalismo.


Il mio articolo su Podisti.net

Ed ecco il video su CorriereAltomilanese.com:



martedì 20 febbraio 2018

Il bello della corsa, uno sport veramente internazionale


Il bello della corsa, come ho sempre detto tante volte, è la varietà di personaggi che puoi incontrare durante le gare. Persone anche molto diverse, ma che trovano nella corsa una passione in comune. Se si fossero incontrati ad una festa probabilmente non avrebbero trovato molte cosa da spartire. Ma la corsa unisce. Ed è internazionale nel vero senso della parola. 

Al Tapacross di sabato scorso un atleta è partito forte fin dall’inizio. Nessuno lo conosceva. I partecipanti provenivano tutti dal territorio limitrofo a Robecco sul Naviglio. Quell'atleta, arrivato secondo in volata, è l’australiano Luke Roberts. Australiano di Canberra con il quale abbiamo parlato alla fine della gara. Uno che di sport se ne intende e corre per passione. Anche in Australia si corre. Come da noi, come in qualsiasi parte del mondo.

lunedì 5 febbraio 2018

Stramagenta, il passaggio in via I Maggio. Lì dove cominciò la mia passione...

Sei mesi lontano dalle corse. Ieri ho riassaporato il gusto delle gare, anche se l’ho corsa da ‘non competitivo’ partendo in fondo al gruppone e pensando solo a finire. L’appuntamento alla Stramagenta non lo potevo e non lo volevo mancare. Le ho corse tutte e cinque e allora via anche per questa. 

Dieci chilometri mica c’erano nelle gambe, ma non fa niente. Sto molto bene rispetto a sei mesi fa e, quindi, ho intenzione di ripartire. Non volevo certo guardare il tempo, ma per la cronaca ho chiuso in circa 44’. Nemmeno tanto da buttare e senza soffrire. Il percorso della Stramagenta è il mio. Cosa c’è di meglio che correre in via I Maggio dietro casa mia? Altro che arrivo all'Arena di Milano, al Central Park di New York o in qualsiasi altro posto



Via I Maggio anni addietro era sterrata ed è proprio lì che, nell'ormai lontanissimo mese di luglio del 1986 partii per i miei primi 1.600 metri di corsa lenta conclusi in sofferenza. Eccomi nelle foto di Max Villano durante il mio passaggio davanti a Casa Giacobbe e nell'immagine di Francesco Maria Bienati in compagnia della vincitrice Giovanna Epis.