lunedì 1 maggio 2017

Ragazzi smidollati incapaci di fare una capriola, da Corriere.it


Pochi giorni fa, mentre mi trovavo nei giardini di casa Giacobbe a Magenta per un’intervista, mi sono imbattuto in alcuni ragazzi del liceo Quasimodo che correvano. Sotto l’occhio vigile del loro insegnante di educazione fisica sfruttavano il bel parco per fare qualche giro di corsa lenta. Spero che quello che ho visto non sia un caso più unico che raro. A dire il vero leggendo questo articolo di Corriere.it dal titolo allarmante ‘A scuolasenza sport: due ragazzi su tre non sanno fare una capriola’ ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli. Vabbè non stupiamoci se i ragazzi di oggi sono degli smidollati che se fanno 400 metri sputati di corsa arrivano col fiato talmente corto da fare concorrenza ad un fumatore cronico.
Li abbiamo voluti noi così e ce li teniamo. I giochi in cortile sono scomparsi da secoli sostituiti da diavolerie elettroniche. Campi dove giocare a pallone non ne esistono e, comunque, nessuno ci gioca. Ovvio che, stando così le cose, quasi nessuno sia in grado dio far e una capriola perché non hanno forza nelle braccia. Leggo nell’articolo che gli insegnanti di educazione fisica di oggi laureati in Scienze Motorie non sono più quelli dell’Isef di un tempo, più pratici e meno scienziati. Se devo dire il vero e ritornare agli anni delle superiori non conservo un bel ricordo dei miei insegnanti di educazione fisica.
Anzi, tutt’altro. Ci mollavano un pallone da pallavolo e si passava l’ora cazzeggiando. Tanto è vero che ho scoperto lo sport vero solo dopo le superiori, come tante altre cose del resto. E allora tutto sta nella competenza dell’insegnante. Quel docente del Quasimodo non stava facendo nulla di speciale. Stava solo facendo il suo lavoro e i ragazzi erano contenti di seguire i suoi insegnamenti.

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