martedì 21 marzo 2017

Massimiliano Rosolino, fuoriclasse del nuoto, si da alla corsa e chiude la StraMilano in 1h55'


Ho partecipato alla Stra Milano Half Marathon lo scorso anno e l’ho trovata particolarmente dura. Quest’anno ho preferito, nello stesso periodo, cimentarmi alla Scarpa d’Oro di Vigevano e direi che ho fatto benissimo. Troppo cemento e poca natura in quel di Milano. Anche se l’arrivo all’arena è stato davvero suggestivo e resterà sempre nei miei ricordi di runner. Ho dato un’occhiata ai commenti sull’edizione di quest’anno. Nulla da dire sullo stradominio africano. Voglio però soffermarmi sulla prestazione di un campione, anzi un campionissimo. Non della corsa, ma del nuoto.
Dopo aver concluso l’attività natatoria con successi strepitosi Massimiliano Rosolino si è dato alla corsa. E’ uno degli atleti che preferisco e la cosa non può farmi che piacere. Massimiliano ha concluso i 21 chilometri della Stramilano in 1h 55’. Una prestazione che, a prima vista, sembrerebbe modesta per un campione dello sport. Ma che non lo è affatto. Massimiliano ha dimostrato di affrontare questo sport, diverso dal nuoto, con tanta passione e umiltà. Anche per questo lo apprezzo ancor di più di prima. Io che non sono certo un runner di prima classe, ho un record personale sulla mezza di 1h35’ e darei 20 minuti ad un fenomeno come Rosolino. Ma vabè, essere fuoriclasse nel nuoto non significa certo essere bravi ed eccellenti in ogni disciplina sportiva. Con il potenziale che ha Rosolino potrà di sicuro migliorarsi.
Quello che mi crea non poco fastidio durante le competizioni sono gli appassionati runners come me che non sono mai contenti. Quelli capaci di correre per 21km a 4’30” al km e si ritengono delle schiappe. Ho sempre pensato che, nello sport e nella corsa in particolare ci si debba confrontare solo ed esclusivamente con se stessi. Qualsiasi paragone con gli altri lascia un po’ il tempo che trova. E poi vale sempre il vecchio detto che in qualche angolo di questo mondo ci sarà sempre qualcuno che corre più forte di noi. Poco, ma sicuro. Caro Massimiliano, ci hai dato una bella lezione. L’intervista a Massimiliano purtroppo non l’ho fatta io, ma la potete leggeresul sito della Gazzetta dello Sport.

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