domenica 17 novembre 2019

Quanto è bello correre sotto la pioggia e senza stress

Questa mattina ho corso in solitario per 21 chilometri da Magenta a Castelletto di Abbiategrasso e ritorno. In pratica una mezza maratona corsa a ritmo lento. Senza dannarmi l’anima perché non avevo voglia di dannarmi l’anima. Non era certo la pioggia a farmi calare il ritmo medio, anzi mi piace correre quando piove. Semplicemente mi andava di correre a 5’20” al km. Se tolgo le due mezze che ho fatto (Novara San Gaudenzio a gennaio e Abbiategrasso a ottobre) quest’anno non mi sono mai allenato per 21 chilometri, quindi ben venga finalmente e alla buon’ora un’uscita lunga. Mi è servita dal punto di vista psicologico perché vuole dire che, se voglio posso. Accampavo sempre qualche scusa del tipo: è tardi, oggi meglio non esagerare con i chilometri, ho troppi impegni, mi stanco e non rendo. Intendiamoci, il mio non è un blog di tattiche di allenamento, tipologia di sedute da affrontare, preparazione pre e post gara, tabelle settimanali.

Di tali argomenti ben poco mi frega e sicuramente c’è gente più preparata del sottoscritto che li può affrontare nel migliore dei modi. E’ un blog nel quale racconto le mie esperienze nel mondo della corsa. Oggi, per esempio, racconto di quanto mi piace correre mentre piove. Sentire l’acqua che scivola sulla fronte regalando una sensazione unica. Parlo della pioggerella all’inglese, bella e fine. Provare per credere. Quest’anno di strada non ne ho fatta molta. Ho corso due mezze, appunto Novara e Biagrass, la solita StraMagenta, una 10km a Manchester (bellissima esperienza…) e poche altre gare non competitive. Penso di farne due o tre a dicembre e, a fine gennaio, mi sono iscritto alla mezza a Marrakech. Città che ho già visitato, ma nella quale correrò per la prima volta. Così come correrò per la prima volta nella meravigliosa terra d’Africa. Terra di super runner. Ma di questo ne parleremo.

Nel mio blog cerco di divulgare la passione per la corsa per il semplice motivo che correre è tra le attività più belle che si possano compiere. Non serve nulla. Solo un paio di scarpe adeguate e poi basta uscire. A quale ritmo? Quello che più ci aggrada. Questo consiglio da ‘non tecnico’ mi sento di darlo. Soprattutto se siete over 40 e, nella vostra vita non avete mai fatto sport. Inorridisco quando sento amatori delusi da gare di 10 o 21 km corse a 4’30” quando avrebbero potuto fare 10 secondi in meno e solo perché ho tirato troppo all’inizio, altrimenti avrei fatto il personale. Ma dove cavolo siete? Prendete le cose come vengono e buttate quel diavolo di cronometro. Scoprirete quanto è bello correre senza stress.
PS: in realtà il cronometro questa mattina l'ho messo. Altrimenti come avrei fatto a sapere il ritmo medio...

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