Dopo il giro del lago di Endine, 10 miglia pari a quasi 17
chilometri chiusi in un’ora e 19 minuti, ho deciso di prendermi un po’ di
relax. Tre uscite settimanali a ritmo blando, niente ripetute e lunghi. Un modo
di ricaricarsi in vista dei prossimi appuntamenti che, per me, saranno (salvo
imprevisti..) il miglio in pista a Vittuone (Golden Tapa il 24 luglio) e la
Bufalora volt e bas (26 luglio). Correre in scioltezza a ritmo blando è
bellissimo. Di solito esco la mattina prestissimo e c’è sempre un qualcosa di
speciale quando c’è pochissima gente in circolazione. Le campagne che si
svegliano, il sole che sorge anche le strade poco trafficate sembrano quasi
nuove.
E’ un consiglio che mi sento di dare (non sono uno che sgancia consigli
in continuazione..) a chi ha esaurito le pile. Al runner che ha perso la voglia
e si sente stanco, stressato. Per nessuna ragione al mondo un runner si deve
sentire stanco. Se succede, spesso, è dovuto al sovrallenamento e allora si
diventa anche irascibili e nervosi. Non è necessario fermarsi completamente. Si
può benissimo continuare a correre a ritmo lentissimo senza affaticarsi e ci si
riprende come e più forti di prima. Fino a quanto deve durare il periodo di
relax a ritmo blando? Finché si vuole, quando ci si sente pronti e di nuovo in forma
allora si può tornare a premere sull'acceleratore. (nella foto di Max Villano il mio giro al lago di Endine, 10 miglia del Castello, dello scorso 17 giugno)
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