sabato 7 febbraio 2015

StraMagenta in 44' con scarso allenamento: quando la testa conta più delle gambe

E’ passata quasi una settimana dalla StraMagenta e, finalmente, riesco a scriverci due righe di commento. A mentre fredda non posso che essere soddisfatto della mia prestazione. Con 44’27” e un percorso di cento metri più lungo, giudico la mia gara positivamente. Soprattutto se faccio il paragone con la prima edizione del 2014, quando arrivai al traguardo dopo 47’. Quasi tre minuti di differenza.

E lo scorso anno avevo impostato la preparazione proprio sulla StraMagenta, mentre quest’anno sono arrivato alla competizione dopo due settimane di allenamenti quasi assenti. Solo una questione di testa, quindi? Ho sempre pensato che, anche per lo sportivo, le motivazioni e il modo di approcciarsi ad un evento siano più importanti dell’allenamento. Per la StraMagenta è stato così. All’arrivo non ero nemmeno stanco e, penso che arrivare a scendere sotto i 42’ sia per me fattibile.

Forse motivato dall’indossare la maglia dei Tapascioni, forse perché ora sono abituato a gareggiare (sono già alla terza gara dall’inizio dell’anno e aver fatto il cross del Campaccio devo dire che mi ha insegnato molto) non ho sentito affatto l’emozione che avvertii lo scorso anno. Ora prepariamoci per le prossime competizioni. Salterò Abbiategrasso, in agenda domani, e punto allo storico cross dei 5 Mulini a San Vittore Olona. Altra gara alla quale è impossibile rinunciare.

 

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