sabato 20 febbraio 2016

Terza Stra Magenta e personal best sui 10.000

“Non sarà certo la pioggia a fermarvi!", ha detto il sindaco di Magenta Marco Invernizzi alla partenza della terza edizione della Stra Magenta. E, infatti, la pioggia non ha fermato i duemila partecipanti a quella che è ormai diventata una classica. Questa volta l’articolo lo scrivo come atleta e non come giornalista. La corsa è una passione che ho da quando avevo vent’anni e mi trascino tuttora.

Non avevo preparato questa gara, ma ci tenevo troppo ad esserci per due motivi. Uno è dovuto al fatto che la Stra Magenta, organizzata dall’Atletica Palzola, si sta imponendo come classica alla quale i grandi nomi del fondo e mezzofondo vogliono partecipare. Due perché si corre a casa mia. Lungo le strade che fanno parte dei miei allenamenti, e quindi non sono mancato neanche questa volta sia pur in condizioni fisiche precarie. E così via, insieme a tantissimi altri. Un fiume lungo che ha attraversato Magenta passando da piazza Liberazione, i giardini di Casa Giacobbe e la periferia. Insieme a decini di Tapascioni che non sono mancati all’appuntamento. Il ritmo è forte. Corro a 4’10” di media ben sapendo che dovrò cedere qualcosa.

Ai 5 km esco in via Matteotti a 20’50”, proiezione finale sotto i 42’. “Non ce la farò”, penso dentro di me. Infatti calo leggermente fino al chilometro più lento, il secondo passaggio nei giardini di Casa Giacobbe che copro a 4’40”. Stringo i denti e accelero tenendomi attorno ai 4’14” e chiudo in 43’ giusti. Ufficialmente il mio record personale. La pioggia quasi non si è sentita, il tempo ci ha risparmiati giusto per quell’ora di corsa.
 
 

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